La mia Argentina

Potrei limitarmi a dare dei dati tecnici...

L'Argentina è una Repubblica federale del sud America. E' uno stato diviso in ben 23 regioni, la cui capitale è la città autonoma di Buenos Aires. La lingua parlata è lo spagnolo. L'Argentina raggiunse l'indipendenza il 25 maggio 1810, quando fu deposto l'ultimo vicerè spagnolo che governava Buenos Aires.

 

Ma vorrei raccontare qualcosa di più.

Ho vissuto per undici mesi in una piccola città, General Pico, nella provincia di La Pampa. Questa regione si trova nel centro dell'Argentina ed è una delle più fertili, composta principalmente da campi di soia e mais.

 

Credo che la cosa che mi manca maggiormente di questo paese sia la gente. Qui, in Europa, viviamo in un mondo così accellerato che spesso i rapporti umani passano in secondo piano. Ci dimentichiamo, o forse addirittura non sappiamo fermarci un attimo per condividere un poco del nostro tempo con altre persone, amici, famiglia... E questo mi riporta a una delle usanze fondamentali dell'Argentina: il mate. E' un infuso di "erba mate" e acqua bollente che si beve passandoselo di mano in mano. Più che una bevanda è un mezzo per stare insieme, attraverso il mate passano storie e racconti, frammenti di vita.

 

Durante la mia esperienza all'estero ho frequentato una scuola pubblica locale: la "Normal Mixta", ad indirizzo "Natural". Questo corso di studi prevedeva per la maggior parte materie scientifiche come biologia, chimica organica, fisica, ma anche alcune più umanistiche come diritto e filosofia. E'stato anche molto interessante poter studiare e conscere un po' di storia di questo paese. Essendo arrivata in inverno, cioè a metà anno scolastico, ho avuto l'opportunità di partecipare per un primo periodo alle lezioni del quinto anno e, successivamente, ad alcuni mesi iniziali del sesto anno.

I miei compagni di classe mi hanno da subito accolta e trattata benissimo. Gli argentini sono persone molto aperte, solari, non si fermano mai davanti a pregiudizi e prime impressioni. Ho conosciuto ragazzi semplici e disponibili che mi porterò sempre nel cuore. Sono stati loro a rendere così speciale il mio anno.

 

 

Vivevo in una famiglia composta da cinque figli (alcuni, i più grandi, non vivevano più in casa) la mamma, il papà e la nonna. Ho scoperto dall'altra parte del mondo un fratello, Mateo, della mia stessa età. E' stato per me un grande punto di riferimento, mi mancano le nostre litigate e perenni discussioni. Ho anche avuto una persona di contatto, una volontaria tutor di AFS, disponibile e pronta ad aiutarmi per quanto possibile.

 

 

 

Sempre con la mia organizzazione, l'associazione onlus AFS Intercultura, ho affrontato due viaggi, uno nelle fredde e desolate terre del sud alla scoperta dei ghiacciai e il secondo nella culla della terra rossa, per visitare le potenti cascate dell'Iguazu. Sono stata anche a Cordoba, per conoscere i miei parenti, e a Buenos Aires, per un festival di musica.

 

 

Ho seguito un corso di ballo, sono andata a cavallo, ho imparato a cucinare dolci tipici e a fare il "dulce de leche", prodotto tipico nazionale (come la nostra nutella!). Ho conosciuto ragazzi provenienti da tutto il mondo, dalla sorridente Thailandia, all'elegante Belgio. Sono andata con un gommone sotto una cascata scrosciante e ho ammirato un cimitero di iceberg.

 

L'Argentina mi ha regalato emozioni incredibili; un anno duro, ma anche una scelta che ripeterei ancora. E' la mia seconda casa dove il sole splende sempre.